MORTE DEL RICORRENTE- COSTITUZIONE EREDI- RATEI MATURATI E NON RISCOSSI

Buongiorno,
avrei bisogno di aiuto per risolvere una questione ingarbugliata.
In sinstesi, durante il giudizio volto al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento, la ricorrente muore, per cui si costituiscono gli eredi, in particolare due figli e nuora e nipote (rispettivamente moglie e figlio di un figlio premorto). L'indennità viwene riconosciuta con omologa in favore degli eredi.
Inoltriamo, pertanto, all'Inps mod. AP23 relativo alla riscossione dei ratei maturati e non riscossi a nome di tutti e quattro gli eredi, per i primi due quota pari al 33% cadauno, per gli ultimi due quota pari al 16,6% ciascuno. Specifico che per il nipote minore è stata negata l'autorizzazione da parte del Giudice tutelare all'incasso da parte della madre. Contatto l'Inps spegando la situazione e mi dicono di inoltrare comunque domanda, e in assenza di autorizzazione sarebbero state liquidate le tre quote esclusa quella del minore.
Compio questo passaggio ma la richiesta di liquidazione viene rigettata per la seguente motivazione:
la nuora, moglie del figlio premorto, non fa parte (a detta dell'Inps) dell'asse ereditario per cui la quota spettante al figlio premorto può essere incassata solo dal figlio minore di quest'ultimo. Tuttavia, in assenza di autorizzazione all'incasso da parte della madre, la quota spettante al figlio minore e pari al 33% verrà "congelata" e liquidata su richiesta di quest'ultimo solo al compimeto della maggiore età.
Corrisponde al vero quanto comunicatomi dall'Inps? Perchè la nuora non rientrerebbe nell'asse ereditario (ha già fatto la successione del maarito premorto), se l'omologa è stata pronunciata anche in suo favore?