infortunio in itinere

Buonasera, chiedo un consiglio sulla seguente questione: ho promosso nell'interesse di un cliente ricorso in relazione ad un infortunio in itinere. In fase amministrativa INAIL aveva liquidato indennità giornaliera e valutato il danno 4%, quindi in franchigia. In giudizio si costituiva ribadendo tale valutazione e rinnovando eccezione per tardività della denuncia per la quale aveva sanzionato il DL. Il giudice che all'poca era assegnatario della causa alla prima udienza fissava termine per capitolare la prova testimoniale, formulata in ricorso con rimando alle circostanze di fatto esposte nella parte narrativa. Depositavo la memoria nei termini ed alla udienza fissata chiedevo l'ammissione dei mezzi istruttori (prova per testi e ctu). Il giudice non disponeva la prova per testi, ritenendo le circostanze non contestate e disponeva direttamente ctu, che riconosceva un danno del 7%.
Il nuovo giudice che ha successivamente preso in carico la causa ha dichiarato inammissibile il ricorso per carente assolvimento dell'onere di allegazione ex art. 414 n. 4 cpc. Ritenete che sia proponibile appello, basandolo sulla non contestazione dell'infortunio, le cui circostanze erano note all'INAIL, che ha pure versato in atti la denuncia e il provvedimento sanzionatorio, sulla sanabilità della nullità, facendo riferimento al termine concesso ed alla memoria depositata, sulla desumibilità delle circostanze di fatto anche tramite la documentazione versata in atti dallINAIL?